Autore: Giuseppe Garzoni Di Adorgnano
Data di pubblicazione: 01 giugno 2022
04. I PIR - Piani Individuali di Risparmio
COSA SONO
I piani individuali di risparmio sono strumenti di investimento di medio/lungo periodo, che danno diritto ad un trattamento fiscale agevolato e mirano a collegare i risparmi privati con gli investimenti in economia reale.
La composizione del portafoglio dei PIR prevede infatti che una quota rilevante dei fondi sia investita in società italiane e, in particolare, in PMI.
Investire nei PIR risulta quindi un investimento correlato alla crescita economica di lungo periodo del Paese. Ma in periodi di recessione o di rallentamento della crescita come quelli attuali, questi strumenti possono rivelarsi altrettanto validi?
A livello finanziario, i PIR sono dei fondi comuni; come tali, questi strumenti sono ancora più validi in periodi di rallentamento, soprattutto per quegli investitori che comprendono che i cali di mercato sono delle opportunità di acquisto ad un prezzo «di saldo», nell’ottica di ottimizzare l’investimento nel medio/lungo termine.
I PIR sono strumenti adatti ad investitori che non hanno urgenza di ritirare le somme investite e che desiderano ottenere nel tempo risultati finanziari esenti da tassazione.
COME FUNZIONANO
I rendimenti dei PIR, contrariamente a qualsiasi altro strumento finanziario, non sono soggetti a tassazione se vengono rispettati due vincoli fondamentali:
1)un investimento massimo consentito di €40.000/anno (max. €200.000 in cinque anni) per singolo codice fiscale
2)un vincolo temporale delle somme investite di almeno 5 anni.
Ogni anno è quindi possibile investire una somma entro i €40k, anche in più versamenti; quanto investito, ad esempio, nell’anno 2022 potrà essere disinvestito nel 2027 (passati cinque anni), beneficiando di tassazione zero sui rendimenti.
Nel 2023 sarà possibile investire un’altra somma (sempre nel limite dei €40k annui) con benefici fiscali sui rendimenti a partire dal 2028, e così via…
In questo modo è possibile costruire un piano di accantonamento che, dal sesto anno in poi, rispetto a ciascun investimento, porterà annualmente ad una serie di rendimenti non tassati.
Nella sostanza, l’investimento nei PIR è paragonabile ad un investimento in fondi comuni con l’aggiunta di investire nel sistema Paese e di ottenere dei rendimenti più alti grazie all’assenza di tassazione.
Un esempio:
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